Strano ma vero: anche il digital italiano può avere successo nel mondo
La storia di quattro startup digitali italiane di successo
Nel nostro articolo “Da giovane coder squattrinato a CEO di successo”, in cui abbiamo raccontato la storia di alcuni programmatori americani che hanno visto crescere i loro progetti digitali al punto da trasformarsi in business di fama mondiale, ci siamo posti questa domanda:
E in Italia? Dalle nostre parti è possibile sviluppare un sito o un’applicazione talmente di successo da divenire conosciuta e apprezzata a livello internazionale?
Avevamo spoilerato la risposta affermativa ma senza aggiungere altro.
Oggi proviamo ad approfondire con quattro casi emblematici di progetti digitali tutti italiani che ci sono riusciti.
In una Nazione non sempre amica dell’innovazione, con una burocrazia opprimente e una tassazione elevata che mettono spesso il bastone tra le ruote alla crescita dei maker e innovatori nostrani, questa è forse una buona notizia che può ispirare altri a provarci con più convinzione.
Ma questa volta non parleremo tanto di programmatori quanto di startup. Sì, perché in Italia, probabilmente perché le imprese si sono attivate online quando la concorrenza globale era già altissima e la scarsa digitalizzazione, soprattutto allora, non ha aiutato, successo mondiale fa rima più con imprenditoria digitale che con programmazione.
Anche se il caso che racconteremo alla fine, un progetto di natura open source, forse è un’eccezione...
1) Federico Marchetti di Yoox
Non tutti sanno che Federico Marchetti è stato un pioniere del commercio elettronico, e non solo in Italia ma nel mondo.
Laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano e con un MBA alla Columbia Business School, Marchetti nel 2000 – quindi ben prima che lo shopping online diventasse una prassi diffusa – ha fondato YOOX.
Avviato come sito di e-commerce per vendere capi di alta moda di fine serie, YOOX ha riscosso un grande successo di vendite a livello globale. Dopo anni contraddistinti da ottimi risultati, nel 2015 il progetto si è fuso con Net-a-Porter creando YOOX Net-a-Porter Group, oggi uno dei principali operatori globali nel settore del lusso online.
Il valore di Marchetti risiede nell’aver saputo anticipare e plasmare il futuro dello shopping di lusso digitale, diventando un punto di riferimento mondiale per il settore.
2) Riccardo Zacconi di Candy Crush Saga
Anche Riccardo Zacconi è uno degli esempi più brillanti di successo italiano nel mondo digitale.
È stato il cofondatore e CEO di King Digital Entertainment, la società dietro al fenomeno globale Candy Crush Saga.
Sotto la sua guida, questa azienda ha rivoluzionato il settore dei giochi per dispositivi mobili, creando uno dei franchise di gaming più redditizi e riconoscibili al mondo. La società è stata poi acquisita da Activision Blizzard nel 2016 per quasi 6 miliardi di dollari, segnando uno dei più grandi successi nell’industria dei giochi mobile.
Certamente non parliamo di un’azienda italiana di successo visto che la King Digital Entertainment è svedese, ma lodiamo l’intraprendenza e l’intuito di questo imprenditore italiano, prova forse che la visione, unita a una solida comprensione del mercato digitale, può portare a creare prodotti che catturano l’attenzione e l’interesse di milioni di utenti in tutto il mondo.
3) Il team di Satispay
In anni più recenti una menzione speciale va a Satispay, azienda milanese fondata nel 2013 dagli italianissimi Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, tre imprenditori che hanno avuto l’idea di creare un sistema innovativo che potesse semplificare le transazioni finanziarie quotidiane, riducendo i costi per commercianti e consumatori e promuovendo al contempo l’uso dei pagamenti digitali.
L’obiettivo di Satispay era offrire un’alternativa economica e facile da usare ai tradizionali metodi di pagamento, sfruttando la tecnologia mobile per consentire transazioni sicure senza dover dipendere dalle carte di credito o dai contanti. La piattaforma si basa su un’app che collega direttamente il conto bancario dell’utente al suo smartphone, permettendo operazioni semplici e veloci.
L’azienda si è rapidamente affermata come una delle startup più innovative nel settore fintech italiano, guadagnando popolarità sia tra i consumatori che tra i commercianti, grazie alla sua facilità d’uso e ai bassi costi di transazione. La crescita è stata sostenuta da significativi investimenti da parte di finanziatori italiani e internazionali, permettendole di espandere la sua offerta e il suo raggio d’azione oltre i confini nazionali.
4) Il team di Arduino
E veniamo finalmente all’unico caso della nostra lista in cui un programmatore italiano, anzi un team di programmatori, è riuscito a guadagnarsi la platea mondiale: stiamo parlando dell’Interaction Design Institute di Ivrea nelle persone di Massimo Banzi, Gianluca Martino e David Mellis (oltre che dello spagnolo David Cuartielles e dello statunitense Tom Igoe).
Sviluppato nel 2005 come progetto didattico, Arduino si è rapidamente imposto come uno standard nel campo dell’elettronica DIY (Do It Yourself) e dell’educazione alla programmazione. Questa piattaforma open source per la creazione di prototipi elettronici è utilizzata da hobbisti, artisti, ingegneri e ricercatori in tutto il mondo per sviluppare progetti interattivi.
Consiste principalmente in una scheda microcontrollore e in un ambiente di sviluppo (IDE) che permette di scrivere, testare e caricare codice sulla board stessa. Questa può essere programmata per controllare e interagire con una vasta gamma di sensori, attuatori e altri componenti elettronici. Le schede Arduino sono dotate di ingressi e uscite digitali e analogiche collegabili a vari componenti elettronici come LED, motori, sensori di temperatura, e molto altro.
Arduino è effettivamente conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. La sua facilità d’uso, il costo contenuto, la natura open source e una vasta comunità di utenti e sviluppatori hanno contribuito a renderlo uno strumento estremamente popolare per l’apprendimento dell’elettronica e della programmazione.
Concludendo
In particolare quello di Arduino è un importante successo per l’Italia e l’ennesima prova che anche da noi è possibile conquistare la ribalta mondiale con progetti digitali e non solo con l’arte, il food, la moda e il turismo.
Un altro successo mondiale nato “from scratch”? Musixmatch, la più grande piattaforma di testi di canzoni al mondo, che offre accesso a milioni di testi e traduzioni sincronizzati con la musica. Una realtà fondata a Bologna nel 2010 da coder italiani.
Ma senza voler per forza conquistare il mondo, i progetti digitali italiani di successo sono tantissimi.
Come ci sono riusciti?
Bella domanda! Anche se una ricetta magica da seguire per fare lo stesso non esiste, sicuramente è utile un mix di fattori tra cui visione, obiettivi e, solo in parte, competenze tecniche. Già, perché essere bravi programmatori non basta per raggiungere il successo. La forza sta probabilmente nel team, nella capacità di costruirne uno diversificato ma allo stesso tempo accomunato da valori simili e da identici obiettivi e visioni.
Nel nostro piccolo qui a ESSE I stiamo cercando di fare lo stesso, coordinando un team fatto di professionisti competenti, ma anche legati da qualcosa che va oltre la tecnica e che ha più a che fare con uno scopo comune. La nostra mission è portare armonia con i nostri software.
La tua?
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