Il metodo di recruiting e di valutazione dei candidati “in-basket” si rinnova in forma digitale

Il metodo di recruiting e di valutazione dei candidati “in-basket” si rinnova in forma digitale

 

Sai cos’è lo skill mismatch? 

È un fenomeno che si verifica quando c’è una discrepanza tra le competenze possedute dai candidati e quelle richieste dal mercato del lavoro o dalle posizioni disponibili. In altre parole, siamo di fronte allo skill mismatch quando le persone non hanno le competenze giuste o adeguate per soddisfare le esigenze delle aziende o i requisiti delle offerte di lavoro.

Secondo dati congiunti di UnionCamere e Anpal lo skill mismatch è un problema che riguarda addirittura il 68% delle realtà tecnologiche. Un problema che affrontiamo ogni giorno anche noi di ESSE I: come abbiamo accennato in altri precedenti articoli, siamo costantemente alla ricerca di bravi programmatori, ma spesso non riusciamo a trovarne proprio per quel “gap” che impedisce a noi di espanderci e a chi cerca un’occupazione di collocarsi adeguatamente nel mercato del lavoro.

La tecnologia informatica stessa, quindi anche il coding, ha tentato in questi anni di porvi rimedio.

Tra i tool di HR che oggi vanno per la maggiore ci sono quelli che fanno uso dell’intelligenza artificiale. Soluzioni che, elaborando informazioni raccolte attraverso questionari digitali, provano a selezionare il candidato ideale. Ma l’elenco di soluzioni che dovrebbero almeno sulla carta aiutare a scegliere candidati in modo ottimale è lunghissimo.

In questo mare di proposte quella che ci ha incuriosito e interessato di più, e che da poco abbiamo iniziato a usare in fase di recruiting, è stata realizzata da un nostro partner tecnologico: Artémat.

Questo “laboratorio dove confluiscono idee e progetti volti a favorire la creatività e la sperimentazione su sistemi interconnessi” (si descrivono così sul loro sito) ha pensato di digitalizzare un antico e diffuso metodo di selezione del personale: il metodo “in-basket”.

Di cosa si tratta?

In-basket è un esercizio sviluppato e introdotto per la prima volta nei primi anni ’50 da Leland Bradford, un economista e consulente aziendale statunitense.

Utilizzato durante il processo di selezione del personale o in programmi di formazione aziendale, ha l’obiettivo principale di valutare le capacità organizzative, di gestione del tempo, di risoluzione dei problemi e di presa decisionale di un candidato o di un dipendente. In sostanza è una simulazione “concentrata” (da svolgere quindi in un arco di tempo ben definito), ma assolutamente realistica, del lavoro che un dipendente o collaboratore dovrebbe svolgere se assunto.

Come funziona?

Tipicamente funziona così: si fa accedere il candidato in un’area attrezzata e lo si mette nelle condizioni di prendere decisioni e affrontare sfide come se fosse in un contesto lavorativo reale. Questo permette agli osservatori di valutarne sia le hard che le soft skill, dunque non solo le competenze specifiche ma anche le capacità decisionali, di organizzazione, di gestione del tempo e di risoluzione dei problemi, aiutando le aziende a rintracciare i talenti e i talenti stessi a valorizzarsi.

Un esempio che rende meglio l’idea?

Supponiamo che ESSE I cerchi un software engineer. Il candidato, Marco Rossi, riceve una serie di file via mail: si tratta di documenti di progetto che riflettono situazioni tipiche che potrebbe affrontare nel lavoro. Marco dovrà risolvere problemi tecnici, ottimizzare il codice esistente e prendere decisioni riguardanti l’aggiornamento di librerie e la sicurezza del codice. Alla fine verrà valutato in base alle sue azioni e decisioni, e riceverà un feedback sulle sue competenze e abilità nello sviluppo del software.

Come dicevamo, Artémat ha pensato di “trasformare in bit” questo metodo.

E non l’ha reso solo “immateriale” ma anche esente da qualsiasi installazione, visto che può essere utilizzato attraverso un comunissimo browser e una connessione internet. Vuoi sapere che nome gli ha dato? Web InBasket!

Cos’è Web InBasket?

Come si legge sul sito di Web InBasket, è un’innovativa piattaforma proprietaria di Artémat per la gestione dei processi di recruitment/assessment in linea con la naturale evoluzione della digital transformation in azienda. L’esperienza e il know-how acquisiti negli anni dagli esperti Artémat hanno permesso di progettare e sviluppare ambienti e strumenti di digital HR in grado di innovare e migliorare i processi di recruiting, employer branding, talent acquisition e assessment.

Noi facciamo un grosso in bocca al lupo a Artémat, e non è una sviolinata o, peggio ancora, una réclame (non ci pagano!). Semplicemente, apprezziamo il lavoro utile e di qualità fatto da colleghi con cui condividiamo non solo la passione per il coding ma anche le origini (siamo tutti calabresi).

Con Artémat inoltre condividiamo una visione comune orientata alla risoluzione di problemi reali, sempre in modo sostenibile e – aggiungiamo noi – armonioso.

Puoi dare un’occhiata al progetto Web InBasket qui: https://www.webinbasket.com

E se richiedi una demo di’ che ti mandiamo noi.

(Foto: Pexels)

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